Ogni tanto se ne discute ancora, la solita storia vecchia dell'Idraulico e dell'Ingegnere ha ancora audience e pubblico. Qualche anno fa addirittura la stampa internazionale (forse Newsweek?) ci fece una copertina sul "Polish Plumber". Una icona dell'Europa dei tempi moderni, un po' come la nostra "Casalinga di Voghera", tutta mercati rionali e TV nazional-popolare. L'altro giorno ho trovato nel web una bella riflessione sull'argomento a firma di Giorgio Monteforti. La posto qui perchè denuncia ironiocamente delle grandi verità . Io, se avessi la fortuna di rinascere, opterei decisamente per Idraulico...
... Tutto e' cominciato negli anni '70 con il povero idraulico che andava nelle case della media borghesia a sturare il gabinetto. Lui osservava e confrontava la sua tuta bisunta con la cravatta e la camicia immacolata dell'avvocato, la sua casa popolare di tre stanzette scarse con l'attico dell'ingegnere. Sebbene per sturare un water non ci volesse una grande scienza, quelle famiglie patinate non ci pensavano neppure lontanamente a metterci le mani, e si accorse che poteva chiedere qualsiasi cifra che tanto quelli pagavano sollevati. Comincio' allora a farsi pagare caro, sempre piu' caro. Tutto quell'inaspettato ben di Dio sarebbe andato ai figli: basta con le case popolari, basta con gli stracci sporchi di grasso! Loro meritavano un futuro migliore fatto di attici e camicie immacolate. I figli studiarono da ingegnere e da avvocato, ma il mondo gira in fretta, e quando finirono l'universita' l'essere dottori o dottoroni non era piu' un biglietto di sola andata per il benessere e la rispettabilita' sociale. Mentre i figli dell'idraulico si sottoponevano a tirocini nazisti, stage a paghe africane e Co.Co.Co per lavorare da avvocato e da ingegnere, il padre andava al lavoro in SUV, con il cellulare ultimo modello per prendere appuntamenti di li' a due mesi, con la tuta fresca di bucato perche' a sporcarsi ci pensava lo stuolo dei suoi dipendenti albanesi. Se dopo gli studi i figli si fossero messi una bella salopette, avessero imparato dallo sgorgare cessi e lavandini al montare impianti, avessero cioe' acquisito la conoscenza pratica, unedola alle loro indubbie competenze e capacita' teoriche sviluppate con anni di duro studio, dopo alcuni anni l'azienda artigiana di papa' sarebbe diventata una PMI da qualche milione di euro e loro sedrebbero in ufficio (in giacca e cravatta) a dirigere, programmare, progettare. Ma ne' i figli avrebbero osato pensare di impillaccherarsi di ruggine ne' il padre avrebbe permesso loro di prendere in mano una chiave inglese ora che aveva un ingegnere e un avvocato per casa. Peccato solo che il sogno borghese sia tramontato vent'anni fa. Con quello comunista...
Tirem innanz!
Buona giornata.
zespri
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